L'incantaborgo

rassegna di spettacoli e animazioni che hanno come sfondo il borgo medievale di Sinalunga, utilizzando come luogo scenico piazze, vie, edifici, secondo la più classica tradizione del Teatro di Strada.

Le origini del Teatro di Strada sono antichissime…

Nell'antico Egitto giocolieri venivano ingaggiati dai mercanti per richiamare la gente. Lo stesso, in maniera ancora più pressante, accadrà successivamente nelle strade di Roma, dove erano erano molto apprezzati i giocolieri. È da loro che deriva il termine ancora oggi usato per distinguere buona parte degli artisti di strada: i jongleur. Termine che deriva, appunto dal latino jocular e da jocus (gioco in senso scherzoso), che progressivamente comprenderà gli altri termini usati per gli artisti di strada: mimus, histrio (attore, istrione), scurra (buffone).
È in epoca medievale che nasce il Teatro di Strada come rappresentazione diffusa di “arte varia” nei centri abitati. È in questo periodo, infatti, che giocolieri, venditori di pozioni, ciarlatani, mimi e buffoni trovano il loro spazio nelle piazze, sui sagrati delle chiese e nelle strade. Istrioni, declamatori, dicitori e cantastorie mescolano i misteri sacri con i misteri buffi coinvolgendo la gente del borgo e partecipando in qualche modo alla diffusione della cultura.
Tuttavia, ciò che contraddistingue lo “spettacolo di strada” non è lo spazio in cui avviene, ma l'insieme degli elementi che lo compongono. La scenografia è composta unicamente dallo spazio urbano, e gli strumenti scenici ridotti all'essenzialità: un costume, una maschera, un copricapo. Il repertorio e molto vario e lascia grande spazio all'improvvisazione per adattarsi all'atmosfera del borgo: all'umore della gente, o meglio dei passanti che arrivano all'improvviso e all'improvviso se ne possono andare via.


documentazione d’archivio


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